domenica 7 ottobre 2018

Il "giallo" che non scrissi!

Augurandomi - caro Sandro - che siate guariti, tu e la tua famiglia, dal primo raffreddore di autunno, mi viene da riflettere sul fatto che io non ho più avuto una influenza da una decina d' anni a questa parte.

Tu dirai: fortunato! E no! La fortuna non c' entra o almeno c' entra assai poco nel senso che, per beccarmi i microbi di qualcuno stando in mezzo alla gente soltanto un paio di ore al mese, cioè quando vado a fare la spesa, dovrei essere davvero sfigato!

Per fortuna non sono ipocondriaco, altrimenti vivrei male le visite della Daniela che, in effetti, è l' unica che potrebbe "contagiarmi". Caso vuole, però,  che non sia mai arrivata qui raffreddata ...

Vabbe', allora mi correggo, in effetti sono molto fortunato,  perchè potrei essere contagiato anche con i miei scarsi contatti umani.

E, a proposito di contatti umani, sono ormai passati un bel po' di giorni da quando ho abbandonato il bar e ... la mia mente lo ha già archiviato.

Ho elaborato una teoria per giustificare a me stesso la facilità con la quale riesco a cancellare le persone della mia vita, cioè con una facilità che non ho mai riscontrato in nessun altro. Si tratta di una teoria consolatoria, ovviamente, visto che dovrei, secondo l' opinione corrente, soffrire molto la solitudine.

La Daniela, per esempio, non riesce a farsene una ragione, eppure mi conosce ormai da quasi 20 anni. Lei fa la psichiatra e vorrebbe tanto diagnosticarmi un disturbo della personalità per questa mia facilità alle separazioni, ma non riesce a disegnare un quadro clinico completo, cioè convincente (mancano alcuni sintomi)!

Bene, allora - dicevo - ho pensato io ad elaborare una teoria che è la seguente: io sono incapace di intrattenere rapporti superficiali.

Ogni rapporto, anche quelli virtuali, per me sono terribilmente seri! In che senso? Nel senso che io sono interessato a conoscere le persone che incontro, e quindi le ASCOLTO attentamente, le incoraggio a parlare e non perdo una sillaba di quel che dicono.

Più di una volta mi sono sentito dire: "Caro Paolo, mi conosci più tu  - dopo poco tempo che parliamo - di quanto mi conoscano i miei parenti o mio marito (moglie), che frequento da una vita".

Ovviamente questo non può essere vero e non è vero, infatti, però è questa l' impressione che la mia disposizione all' ascolto dà alla gente che mi incontra.

Ma il punto non è quel che pensano gli altri, il punto è che io DAVVERO mi impegno a tentare di capirli.

Insomma, il mio approccio è sempre molto serio ed intenso. Il lato positivo è che imparo in fretta a conoscere il mio prossimo, ma quello negativo è che impiego davvero poco a "non farmelo" più piacere. Diciamo che se un rapporto normalmente superficiale ha bisogno di tempi lunghi se non lunghissimi per deteriorarsi, nel mio caso ci vuole assai poco e, se "mollo qualcuno" è sempre a ragion veduta e - quindi - in via definitiva.

Conclusione: come potrei rimpiangere la compagnia di chi ho scoperto che non mi piaceva abbastanza da desiderare di perderci altro tempo?

Vabbe' è solo una teoria, ma a me pare sensata, soprattutto perchè non trovo convincenti le altre spiegazioni possibili alla serafica facilità con cui dimentico le persone che ho deciso di cancellare dalla mia vita.

Questo giallo non l' ho scritto io, ma - visto il titolo - avrei potuto! 😜







1 commento:

  1. Paolo, amico mio, prima di tutto ti auguro una buona Domenica !
    Pare che oggi, almeno qui a Firenze, le nuvole si stiano temporaneamente diradando e spero che anche tu ti possa godere un po' di "timido" sole.
    La tua "incapacità" di intrattenere rapporti superficiali è un grande REGALO che fai a tutti coloro che hanno la fortuna di conoscerti.
    Come tu giustamente affermi, anch'io ho avuto la netta impressione (fin dai nostri primissimi "dialoghi" al Bar) che noi ci conoscessimo già da molto tempo e sono rimasto sorpreso dalla pressochè immediata "sintonia" che si è creata tra noi (pur mantenendo le nostre personali opinioni)... la stessa che sei riuscito a creare con il 99% dei frequentatori del Bar.
    Sono sicuro che, se la tua capacità di (vero) ascolto l'avessero avuta anche altri "avventori", NULLA si sarebbe guastato... ma non siamo qui per parlare del passato.
    Anche io, come ho raccontato in un precedente post, ho deciso di ABBANDONARE un gruppo (Whatsapp) di ex-compagni di scuola (ritrovati miracolosamente dopo mille anni) ma, come te, NON ho nessun rimpianto perchè il rapporto di amicizia e di rispetto (dei tempi passati) si era irrimediabilmente "guastato"... dunque ho preferito "metterci una pietra sopra".
    Per quanto riguarda la facilità di beccarsi un raffreddore o un'influenza... io ho un'altra "teoria".
    Fino a quando sono stato un "elemento attivo" cioè fino a quando ho avuto la FORTUNA di alzarmi tutte le mattine alle 6,00 (per andare a lavorare tutto il santo giorno), NON ho mai avuto grandi problemi di "contagio".
    Svolgevo una vita attiva e abbastanza movimentata/faticosa e il mio organismo era ben "temprato"... soprattutto contro gli sbalzi di temperatura !
    Negli ultimi anni di "attvità" ho lavorato in una verniciatura industriale (polveri epossidiche), dunque ogni santo giorno (e molte volte al giorno) facevo la spola tra il reparto di preparazione dei metalli (dove NON c'era nessun tipo di riscaldamento) e i FORNI di cottura dove inserivo ed estraevo i macchinari verniciati beccandomi delle "zaffate" di aria BOLLENTE (circa 180 gradi centigradi all'apertura del forno).
    Da quando sono rimasto irrimediabilmente "a piedi"... ho purtroppo iniziato a condurre una vita (anche psicologicamente) SEDENTARIA e credo che il mio organismo si sia indebolito... o meglio (spero) "disabituato" a certe condizioni climatiche avverse, dunque mi basta uno "spiffero" per beccarmi un raffreddore ! (figuriamoci cosa succede quando in casa sono tutti "allettati" con mal di gola e febbre)
    Concludo questa mia (logorroica) risposta dicendo che FORSE oggi (non senza una certa preoccupazione) "sfiderò la sorte" andandomene da mio figlio per completare il rifacimento dell'impianto elettrico ESTERNO nel suo giardinetto... ti immagini come starò domani con tutto l'umido che c'è in giro ?

    RispondiElimina