giovedì 13 dicembre 2018

Ti dirò, amico Sandro, che, normalmente,  la parola presepe evoca in me il famoso tormentone di Eduardo De Filippo nella sua commedia "Natale in casa Cupiello": "Te piace 'o presepe?" chiede il padre ed il figlio gli risponde puntualmente e dispettosamente, che no, non gli piace! Esilarante!

Il tuo presepe invece, caro Sandro, mi ha riportato alla mente quello, bellissimo, che faceva mio padre, noto bricoleur dalle mani d' oro e dalla pazienza infinita, il costruttore di velieri in legno con tanto di fasciame e di vele e di cime e persino di sportellini da cui spuntavano minacciosi i cannoni .

Il tuo Presepe è davvero bello e l' albero non è da meno: complimentoni a te e alle tue aiutanti.

Ti chiedi se abbia senso preparare queste meraviglie in una famiglia di adulti. Dovrei risponderti di no, visto che io facevo a stento l' albero, per mia figlia piccola, ma devo dirti che fai, fate, benissimo a conservare questa tradizione. Perchè? Per la ragione migliore del mondo: perchè vi dà  piacere farlo!

Più invecchio e più si rafforza in me l' idea che non bisogna perdere occasione per gratificare sé stessi, sempre che il proprio piacere non vada a scapito di qualcun altro, ben inteso ...

Quanto ai parenti serpenti, ho riflettuto a lungo su questo problema e sono arrivato alla conclusione che è del tutto naturale che siano i nostri parenti gli esseri umani più detestabili, per il semplice motivo che sono quelli che conosciamo e che ci conoscono meglio.

Fra le tante stranezze che affliggono noi mammiferi a postura eretta, c'è quella di dover vivere in branco ma di sopportarne a stento i lati negativi. Quelli positivi sono infinitamente più numerosi ma, proprio per questo, li diamo per scontati e ci concentriamo sugli altri.

La soluzione? Mah, la mia ricetta è una sola: imparare a fare a meno degli altri, ma impararlo DAVVERO, cioè accettando ANCHE i lati negativi della solitudine perchè, amico mio, converrai che le soluzioni ottime, cioè solo positive, non esistono in natura. La medaglia della vita ha sempre due facce ... Si tratta di scegliere quella che ci piace e di sopportare razionalmente l' altra.

Detto questo, caro Sandro, lascia che ricambi con assoluta sincerità i tuoi auguri: che tu possa passare un Natale sereno e un inizio del nuovo anno in assoluta letizia!

Ti abbraccio e ti regalo, a proposito di presepi, quello di Caravaggio, per il qual pittore sto attraversando un periodo di intenso innamoramento.








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