Eccomi di nuovo nel tuo blog, caro Paolo.
Mi devo scusare con te per la mia assenza ma, come prevedevo, sono stato "travolto" dagli eventi (burocratici e non) e dagli imprevedibili/improvvisi/inderogabili impegni "nipoteschi" (è un neologismo ma credo che renda bene l'idea).
Sono riuscito comunque a realizzare il mio solito "kit" natalizio per la gioia dei miei figlioletti che sono ormai in età da matrimonio (spero che ci pensino bene prima di fare un simile passo !).
Questo è il frutto delle mie "fatiche"... e, per essere sincero, anche delle fatiche di mia moglie e di mia figlia.
Che vuoi che ti dica... forse questa nostra tradizione può sembrare ormai superata e inutile (visto che i figli sono oramai "maggiorenni e vaccinati")... ma è il nostro modo per sentirci ancora una volta tutti uniti... nonostante tutte le avversità che la vita ci ha riservato.
Quest'anno poi riuscirò a passare (per la prima volta dopo circa 28 anni) il giorno di Natale A CASA MIA e non dai soliti e ipocriti parenti con cui l'ho passato fino ad ora.
Ma tu ti chiederai "perchè sei sempre sempre andato dai parenti... chi ti obbligava a farlo ?".
La famiglia di mia moglie è di origini siciliane e, come ben potrai immaginare, da quelle parti le tradizioni contano molto/troppo... così, per non rattristare i miei anziani suoceri (le uniche due persone che ho sempre stimato nel mezzo di tutto il "parentame"), ho preferito "far buon viso a cattivo gioco" ed essere presente al fatidico quanto ipocrita pranzo di Natale.
Adesso i suoceri non ci sono più (pace a loro) e, come talvolta accade nelle famiglie troppo nmerose, la "masnada" di parenti/serpenti si è "scatenata" in una serie di nefandezze (io direi vere e proprie stron...ate) dettate da puri interessi di carattere economico che stanno mettendo a dura prova mia moglie (poverina... si era illusa di avere fratelli e sorelle "perfette"... e ora si trova di fronte ad una tristissima realtà).
Comunque, nonostante litigi, discordie e perfino avvocati... il lato positivo di tutta la faccenda (perchè è meglio vedere il lato positivo) è che ci siamo finalmente "liberati" dall'ipocrisia e dalla falsità e possiamo passare la giornata di Natale "in famiglia" (quella VERA).
Bene, ora che ti ho raccontato una delle mie "patetiche" storie, ti auguro un buon Natale e spero che ci "risentiremo" presto (reciproci impegni permettendo).
Un GRANDE ABBRACCIO dal tuo amico Sandro !
mercoledì 12 dicembre 2018
Gli amici NON si "perdono" MAI

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