Sandro dixit: Però, pensandoci bene, le "abitudini" ci privano di emozioni... che sono il "sale" della vita"... dunque, se ogni tanto ci arriva qualche (piccola) "bega" fra capo e collo, NON lamentiamoci troppo e cerchiamo di vedere anche l'aspetto positivo della faccenda.
Immagino che tu intessi dire che le abitudini ci privano delle emozioni "forti". Perchè, a me, che ho passato la vita a schivare in tutti i modi le routine, oggi le abitudini regalano splendide soddisfazioni, tanto che cerco in tutti i modi di difenderle.
In questi giorni, per esempio, il mio tran-tran è stato spezzato da una serie di eventi assai disturbanti.
1. Un raffreddore devastante
2. L' arrivo della mia Daniela per il week end dei morti
3. Il prossimo arrivo del mio artigiano di fiducia, per coibentare anche la cucina.
Del primo ho già parlato e .... preferisco di gran lunga la "noiosissima abitudine" di stare bene!
Del secondo, che dire? La mia gioia nel rivedere la Daniela è pari solo a quella che provo quando riparte. Lei mi accudisce e coccola in tutti i modi quando è qui e oltretutto è anche simpatica e vivace e "vivificante" eppure il desiderio di tornare alle mie abitudini solitarie è prevalente ... D' altra parte, se così' non fosse, andrei a vivere con lei, no?
Invece me ne guardo bene, anche perchè vorrei, per una volta nella vita, continuare ad essere amato ... e solo la lontananza (da me) può indurre una donna a volermi bene a lungo 😏 Qual' è il mio handicap? Facile la risposta: sono un incommensurabile rompi-coglioni. Sono uno da "pelo nell' uovo", voglio sempre sapere tutto e il suo perchè. Questo atteggiamento stroncherebbe più di un uomo, figuratevi le donne che, dell' approssimazione, sono - giustamente - sfegatate cultrici.
Del terzo punto, che dire? Quel lavoro mi sta a cuore ma ho diffidato l' uomo a fare tutto in un solo giorno. Non posso stare senza cucina per più di una giornata.
Per me, la cucina è il luogo per eccellenza "deputato" a coltivare le abitudini, quelle abitudini, caro Sandro, che sanno dare emozioni. Non "forti", ma rassicuranti, certamente.
Ed eccomi di nuovo qui caro Paolo.
RispondiEliminaNon ero nuovamente "sparito" ma ero intento a "risolvere" una ANTIPATICISSIMA "emozione" che ha turbato negativamente il mio tran-tran... un po' come quelle che mi hai elencato nel tuo post.
Mi ero completamente DIMENTICATO che la prossima settimana devo presentare la certificazione ISEE al CAF... dunque sono stato letteralmente "travolto" dall'affannosa raccolta di tutti i documenti necessari per ottenerla.
Poichè sono cliente di una banca che lavora quasi esclusivamente online, mi sono "avventurato" nelle innumerevoli pagine del mio account (diciamo pure che mi sono "perso") e NON sono riuscito a trovare praticamente NULLA che servisse allo scopo.
Oggi mi sono finalmente deciso a contattare la sede per ottenere chiare e precise indicazioni a riguardo e, dopo una lunga "seduta" telefonica con il servizio clienti (più di mezz'ora di "tribolazioni"), ho potuto scaricare i documenti necessari.
Ti confesso che adesso sono "felice come una pasqua"... un po' come quando sono andato dal dentista (dopo circa 30 anni di "latitanza") e ho scoperto che "non si sente nulla" !
Tutto questo dimostra che hai ragione quando affermi che alcune "emozioni" sono alquanto sgradevoli (se ne farebbe volentieri a meno)... ma al tempo stesso dimostra che ho ragione anch'io quando affermo che le emozioni sono "il sale della vita" perchè se NON avessi incontrato questo noioso "intoppo burocratico" NON avrei provato tutta questa gioia nell'averlo risolto.
Ad ogni modo... COMPLIMENTI PER LA CUCINA Paolo !! Quando i tuoi lavori saranno finiti sarai FELICE di aver "tribolato" per qualche giorno perchè ne sarà valsa la pena.