giovedì 27 settembre 2018

i bambolotti della politica ...

L' altra sera ho deciso di guardare Renzi, dalla Gruber, con spirito scientifico, cioè senza pregiudizi e sentimenti. Volevo capire, in tutta onestà, come avesse potuto far innamorare e disamorare gli Italiani nel giro di pochi anni, direi di soltanto qualche mese ...

Questo esercizio di obiettività non mi è tanto difficile come potreste credere perchè l' ascesa e la caduta di Renzi si sono verificate in un periodo in cui io ero ancora completamente disinteressato alla politica, ovvero nel periodo che intercorre fra l' insediamento del Governo Monti (che io ho vissuto come il funerale dell' Italia) e le elezioni politiche del Marzo ultimo scorso (che io sto vivendo con un barlume di speranza di resurrezione).

In sostanza, io - di Renzi - so poco o nulla, al di fuori delle imitazioni di Crozza, che, in fondo erano assai bonarie. Jerry Lewis, infatti, a cui il comico si rifaceva per imitare Renzi, era un personaggio assai amato anche da noi.

Per dirla tutta, di Renzi io ignoravo persino le reali fattezze fisiche.

Dunque, la mia pretesa di esaminarlo obiettivamente una qualche giustificazione ce l' ha!

Ebbene, qual' è stato il risultato della mia disamina?

Che Renzi ha la dialettica del politico da bar, non solo, ma da bar per adolescenti, dove non si gioca a briscola perchè si corre il rischio di attivare qualche neurone, ma si ascolta Vasco Rossi, con cui 'sto rischio non sussiste.

Renzi è uno che argomenta come se non avesse mai aperto un libro in vita sua, se non per dovere scolastico, ovvero: se pure lo ha letto, un libro, non ne ha capito una parola.

Giudizio troppo duro il mio? Lo dite perchè ancora non avete ascoltato quello su chi lo ha sostenuto, per qualche tempo... Ma come si fa a farsi affascinare da un personaggio così modesto?

E qui viene buona la mia analisi di qualche giorno fa sulle vere cause del Successo: Renzi sarà pure un pirla ma sicuramente deve avere una fiducia in sè stesso da primo della classe, nonchè una capacità straordinaria di concentrazione, tesa al conseguimento dei suoi obiettivi.

Aho, amici miei! Guardate che diventare Primo ministro di uno dei paesi più avanzati al mondo e a poco più di 40 anni, può capitare solo ad uno con il cervello di un criceto ma con le palle di acciaio al titanio!

Il web offre, su Renzi, di tutto e di più, ma ho scelto questa immagine perchè non sfotte tanto lui quanto chi gli ha creduto e lo ha sostenuto:










1 commento:

  1. Concordo assolutamente con te Paolo... a parte che per il "masochismo" di guardare uno che ultimamente strilla e sbraita che "non ci libereremo tanto facilmente di lui", forse perchè ha capito che in realtà lo abbiamo già fatto (e che lo hanno fatto anche i suoi fidi ex-compagni di merende).
    Sul "cervello da criceto" (con grande rispetto per i criceti che mi suscitano tanta tenerezza... al contrario di lui) NON ho nulla da obiettare... e neppure sulla "miopia" di chi gli "ha retto il moccolo" durante il suo breve (per fortuna) mandato di primo ministro.
    Non per nulla il nostro caro "fiorentino" (e se tutti i fiorentini fossero come lui dovrei RINNEGARE le mie origini...) si era circondato di alcuni (per fortuna pochi) individui il cui astuto cervello poteva "bilanciare" la sua evidente carenza... ma alla fine la ragione ha prevalso, gli elettori hanno capito con chi avevano a che fare ed hanno decretato la crisi di TUTTO il partito (che ancora sta "balbettando" sulle cause della cocente sconfitta). Peccato perchè, pur NON essendo mai stato un sostenitore del PD, secondo me in quel partito c'erano anche delle persone "a posto", capaci di portare avanti una giusta e corretta opposizione (che non dovrebbe mai mancare in un paese democratico).

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