mercoledì 12 settembre 2018
Ho appena dato un' occhiata al bar: gran saluti, una barzelletta da III elementare della Simona, le solite esternazioni inutili di Pippo (ma almeno non orride) e niente di più. Ah, sì, il Puntinato si sforza di tener vive le conversazioni ma con poco successo.
Quasi quasi, faccio a lui il primo invito .... Mi piace Luca. A volte mi ricorda me, trentenne ...
La Gruber è tornata sulle scene, più schierata che mai ... Ieri aveva Travaglio, a cui parlare bene di qualcuno non sta giovando. Mi pare precocemente ed improvvisamente invecchiato, con Berlusconi sparito dalla scena e Renzi, quasi. Senza quei due, Travaglio sembra un vedovo inconsolabile, è avvilito, dover parlare bene dei 5 stelle lo spossa tanto che persino quando sparla di Salvini risulta fiacco ...
Il compenso l' altro ospite, l' ex magistrato ora scrittore, ha poco idee ma solide. Per lui non c'è che il PD a poter salvare l' Italia ... Pensa te, come è messo!
Puntata fiacca. Meglio la precedente con l' intervista guatemaltegna ad un Di Battista in gran forma che, secondo me, non vede l' ora di tornare a battagliare in patria ... Quel che invidio a lui e a tutti i politici non schierati dalla parte che vorrebbe la Gruber, è il loro eccezionale self control: io non riuscirei ad impedirmi di mandare la Lilli a quel paese, alla prima domandina che pone, a chi non gli piace, con quel tono mellifluo da tenutaria di bordello che sparla della concorrenza delle professioniste di strada.
Il buon Di Battista, non solo non l' ha mandata al diavolo, ma è riuscito persino a schivare le provocazioni della cosiddetta giornalista, in realtà mezzobusto riciclata, grazie alla lobby de sinistra a cui appartiene da sempre. Francamente non vedo altra spiegazione alle sue fortune professionali.
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